Garante Privacy: 1 milione e 900 mila euro di sanzioni riscosse nel primo semestre 2016

Oltre 2.000 sanzioni contestate.1 mln e 900 mila euro di sanzioni riscosse e

Questi i numeri del primo semestre 2016 per l’attività ispettiva del Garante Privacy. svolta anche in collaborazione con il Nucleo speciale Privacy della Guardi di Finanza attraverso la recente sottoscrizione del nuovo protocollo di intesa che rafforza l’attività di collaborazione tra le due istituzioni.

Primo semestre 2016, pertanto,segnato da un significativo incremento dell’attività sanzionatoria. Le somme già riscosse dall’erario sono state pari a circa 1 milione e 900 mila euro (con un aumento del 5% rispetto al primo semestre 2015). Le sanzioni contestate sono state oltre 2.000 (con un aumento del 44% rispetto al primo semestre dello scorso anno). 37 sono state le segnalazioni all’autorità giudiziaria (+ 85% rispetto al primo semestre 2015) che hanno riguardato soprattutto casi di mancata adozione delle misure minime di sicurezza, le violazioni connesse al controllo a distanza dei lavoratori, l’inosservanza dei provvedimenti del Garante.

Gli accertamenti, svolti anche con il contributo delle Unità Speciali della Guardia di finanza, Nucleo speciale privacy, hanno riguardato numerosi e delicati settori: le grandi banche dati pubbliche (Agenzia delle entrate, Inps); il trasferimento dei dati in Paesi extra Ue da parte delle multinazionali; le società di car sharing (in particolare sui dati di geolocalizzazione dei clienti); i Caf; il marketing telefonico; la profilazione effettuata dalle società di ricerca del personale; gli investigatori privati; le concessionarie di autovetture.

Nel settore pubblico le criticità maggiori riscontrate sono quelle legate alla diffusione illecita di dati, soprattutto da parte delle amministrazioni comunali, mentre nel settore privato le violazioni più frequenti riguardano l’omessa o inidonea informativa ai clienti sull’uso dei dati, la mancata raccolta del consenso, l’inadeguatezza o la mancanza di misure minime di sicurezza, l’omessa notificazione al Garante.

Il telemarketing e l’attività dei call center; i trattamenti dei dati effettuati dai patronati relativamente al 730 precompilato; le concessionarie di giochi on line; alcuni sistemi informativi dell’Istat; le società che si occupano di ristrutturazione del debito. Saranno invece alcuni dei principali settori che verranno interessati dall’attività di accertamento del Garante per la protezione dei dati personali nei prossimi mesi. Nelle scorse settimane l’Autorità ha infatti varato il piano ispettivo per il secondo semestre 2016 che prevede nuovi ambiti di intervento [doc. web n. 5408359].

Oltre che i settori ricordati, le ispezioni riguarderanno, come di prassi, anche le istruttorie avviate su segnalazioni, reclami e ricorsi dei cittadini; la verifica dell’obbligo di notificazione; il rispetto delle norme sull’informativa e il consenso; l’adozione delle misure minime di sicurezza a protezione dei dati sensibili trattati da soggetti pubblici e privati.

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